...avrei vissuto il periodo storico
più frizzante della civiltà umana. Un periodo pieno di sogni, speranze, di rinascita, dopo gli orrori e le distruzioni di
oltre 30 anni di guerra. Avrei visto e sentito la musica dei
Beatles fin da quando ero ancora alle elementari, condendo le mie giornate
con brani storici. Sarei andato
a prendere il latte, come suggeriva Gianni Morandi, proprio quando avevo
10 anni. Avrei vissuto con terrore la
crisi cubana, e l'incubo di tornare alle armi, di vedere
riaddormentarsi la Ragione. Proprio nel culmine dell'adolescenza avrei partecipato
ai grandi moti del Sessantotto, con l'affermazione di quasi tutta la moderna società. Avrei letto al giornale di grandiosi avvenimenti quando avevo 17 anni, avrei letto del
grande risveglio di Praga, anche se poi finì davvero male, e avrei visto il
piccolo passo di un uomo, che segnò un
grande passo per tutta l'umanità. Avrei ascoltato i grandi brani di
Jimi Hendrix, Joan Baez, Creedence Clearwater Revival,
Santana,
The Who, Joe Cocker, Crosby Still Nash&Young, che facevano sognare
tutti i ragazzi da quella piccola cittadina, tale
Woodstock. Avrei vissuto la crisi petrolifera, avrei visto le mie ambizioni
crollare, visto la pace
scappare da Saigon, da Tet, da Khe Sanh, avrei visto il
lato oscuro dell'imperialismo americano, che con cruda spietatezza piega i suoi nemici col
napalm. Avrei sentito dell'assassinio di un
grande uomo, John Fitzgerald Kennedy, e di un grande scandalo che coinvolse Nixon. A
21 anni avrei lasciato casa, con la consapevolezza che d'ora in poi
avrei potuto divorziare. Avrei vissuto la tensione e il terrore degli anni di piombo, e avrei visto in diretta l'assassinio di
Aldo Moro. Avrei vissuto
i ruggenti anni '80, anni davvero turbolenti. Tra i Queen, Guns'n'Roses e Led Zeppelin, avrei pregato per la salvezza dell'Afghanistan, vittima sacrificale dell'URSS e dei talebani. Avrei visto nascere
la grande borghesia italiana, e il sorgere di grandi compagnie. Avrei cantato Grazie Roma con il
secondo scudetto del 1983. Avrei visto lo
storico telegiornale con Emilio Fede che smanacciava durante la Prima Guerra del Golfo, e i cittadini milanesi che urlavano allo
scandalo di Tangentopoli. Avrei visto il crollo di
vecchi e decadenti stati, l'abbattimento della Cortina di Ferro e il nascere di una
nuova Europa unita. Avrei vissuto con ribrezzo gli orrori della
guerra civile tra serbi, croati e bosniaci, che poi naufragavano fin qui. Sarei andato al cinema e avrei visto
decine e decine di volte Titanic,
sognando mentre cantavo Céline Dion sperando che Leo di Caprio di salvasse almeno una volta. Avrei comprato un PC con un
ignorantissimo Windows 95 e avrei navigato
su Internet quando ancora Google era
un sogno di due studenti. Avrei comprato il
primo cellulare Motorola e me ne sarei vantato con i miei colleghi di lavoro. Avrei detto
addio alla Lira e dato il
benvenuto all'Euro. Avrei avuto i primi figli, e li avrei allattati mentre la CNN mostrava in diretta mondiale il
crollo delle Twin Towers. Avrei visto, sempre a New York, il dramma di quell'attentato. Mai dimenticherei la
disperazione di chi volava per cento e passa metri in cerca di una salvezza, e la
forza di volontà di quell'esercito di pompieri che sacrificavano la loro vita al servizio di una
causa troppo grande per loro.
Ma invece sono qui. Sono qui e vedo solo l
a conclusione di una grandiosa epoca e l'inizio di un nuovo ciclo, che inizia con grandi incertezze, con grandi rischi, ma che sarà una
grande epoca. Benvenuti nel
XXI secolo.
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