1. Viva le differenze!
    Siamo davvero riusciti a valorizzare le etnie?

    AvatarBy Gnuccaria il 8 Sep. 2015
     
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    Ho notato ultimamente l'aggiornamento importante (citazione necessaria) di Whatsapp, che introduce, tra i vari bug fissati eccetera eccetera, le manine colorate, in base all'etnia. Fin qui tutto normale, prima era possibile utilizzare solo pelle bianca, mentre ora sono disponibili varie tonalità di colore.
    Ma quello che mi chiedo è: perchè tutto ciò? Ora, non voglio fare di una chicca futile un dramma, ma secondo me (degustibus) è un'operazione davvero stupida. Metto subito in evidenza, in caso qualcuno dei miei pochissimi lettori non lo sappia, sono un ragazzo di origine africana, in particolare della Somalia, nonostante non ci sia mai stato, ma ne parlerò più avanti. Per cui è palese che io non sia razzista (sono contro le persone stupide, se razzismo posso definirlo) e tutto ciò che viene in seguito.
    Il punto è: perchè le razze, o etnie se amate chiamarle, non vengono mai valorizzate davvero? La società in cui viviamo oggi è fortemente razzista e iperprotettiva, specie in un paese come l'Italia che da molti anni ormai affronta l'emergenza sbarchi. Ci siamo dimenticati che il nostro è sempre stato un paese di crocevie? Non è forse vero che, grazie alla mescolanza delle etnie nei vari secoli siamo diventati un popolo bello esteticamente, capace e sviluppato? Basta solo guardare la mappa per capire la nostra funzione: l'Italia è e sarà sempre non un luogo di arrivo, salvo vari casi, ma sempre un punto di ripartenza. La nostra posizione in mezzo al Mediterrareo, il Mare Nostrum, fa si che siamo un ponte fondamentale tra Africa ed Europa, e tra Europa e Asia. Ora, se non passate attraverso un ponte per raggiungere la destinazione, e quel ponte è l'unico in uso, avete due possibilità: rimanere dove si è o affrontare il ponte.
    E' lecito capire il problema dell'immigrazione e ciò che ne è conseguenza (malavita, soggiorno clandestino, furti, stupri,...) ma questa sorta di xenofobia nei loro confronti è a dir poco insensato. Non bisogna dimenticare l'esperienza italiana nella prima metà del Novecento, con parenti e amici che partivano verso terre lontane, sconosciute, per avere una rivincita sociale, una dignità da mantenere.
    Poi c'è chi parla, chiacchera solo per dar fiato alle trombe. Parole al vento solo per dire la propria, ma puntualmente non ascoltati perchè falsi sapienti, finta gente di mondo che crede di sapere come girano le cose e si sente grande, già fatta.
    Ho notato che ci sono anche gli emoji per i gay, ma dei gay, come per la Somalia, parlerò più avanti.
    In questa epoca di grandi cambiamenti economici, geopolitici, sociali, tutto è messo in discussione, dal leader all'ultima ruota del carro, il più inutile. Ed è normale aspettarsi stravolgimenti. Mentre in realtà siamo solo un popolo che bivacca, assuefatto dalle gnocche in TV e dal pallone, mentre giriamo la testa di fronte alle vere sfide del XXI secolo.
    Ho sviato un bel po', è un brutto vizio che spero mi passi. Tra l'altro oggi sono pure dislessico e ogni 2/3 parole sbaglio a scriverne una, per cui non è proprio giornata.
    Buona serata.
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