1. Le grandi invenzioni moderne
    Cosa fare quando sei in autobus e non sai che fare?

    AvatarBy Gnuccaria il 29 Jan. 2016
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    Ah, che bello tornare a scrivere sul blog liberamente! Si sa, a gennaio solo compiti in classe ed interrogazioni, per cui ora una leggera pausa (ma anche no...) e via verso la maturità. Stiamo lentamente invecchiando. Siamo sempre impegnati tra scuola, ufficio, casa, famiglia, e senza saperlo invecchiamo. La dura realtà.
    Mi piace prendere l'autobus. Non perchè sono povero e non posso permettermi un auto, ma perchè è bello. E' bello vedere gli autobus sgangherati, i passeggeri incuffiati che si fanno gli affari loro, leggono o semplicemente aspettano di arrivare a destinazione. Anche in metro è così, però è meno bello. In tram, che è come la metro ma è in superficie, è più bello della metro, ed è bello come in autobus. Ma perchè è bello? E' bello perchè ci sono i finestrini. Ma come? Si! I finstrini degli autobus e dei tram sono una gran bella invenzione. Perchè? Perchè ti permettono di avere qualcosa da fare quando non hai nulla da fare. Immagina: sei in autobus e sei appena salito, ma scopri che il tuo piano dati è alle strette perchè ti sei concesso un video su YouTube di troppo, hai ancora il 20% di carica e proprio non sai come coprire quei 10 minuti (traffico escluso) di noia. Non ci stai ad ascoltare quell'omaccione che urla al telefono, nè ti va di fissare la macchia di unto o la scritta sul sedile davanti a te, nè tanto meno ti va di guardare quella adorabile vecchietta che sbuffa e si fa vento. Devi usare l'ingegno. Ecco che allora, ruotando il capo di soli (e dico soli!) 90° ti si rivela la soluzione: guardi di fuori! Guardare di fuori mentre sei in autobus è davvero comodo, divertente e strategico. E' comodo, perchè quando sei sull'autobus puoi avere l'aria di uno che sa di poter fare qualcosa; è divertente, perchè magari vedi un tuo amico dalla finestra e pensi "Ehi, ma quello è Luigi e gli dovevo dire una cosa!" e poi magari ti dimentichi; è strategico, perchè quando ti trovi in una situazione in cui accanto a te hai un peloso muratore sudaticcio mica gli fissi la gocciolina che scende dall'ascella, no? Meglio guardare di fuori.
    Guardare dal finestrino evita anche spiacevoli momenti di imbarazzo quando la gente intorno a te si infervora per un hot topic che attraversa l'autobus e tu ne sei completamente avulso! Mai invenzione umana fu più utile del finestrino degli autobus. Ora, avete capito perchè la metro è brutta? Esatto! Perchè in metro non puoi vedere di fuori, sia perchè le sedie non te lo permettono, sia perchè è in galleria e non c'è nulla da guardare. Guardando dal finestrino ti si apre un mondo: scopri negozi, supermercati, locali e pub che probabilmente nono conoscevi e che ora potrai frequentare e divertirti. E tutto questo senza utilizzare un solo kilobyte del tuo piano dati!
    In macchina però non ci fai granchè...

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    Last Post by Gnuccaria il 29 Jan. 2016
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  2. [Saggio] Il timore è una bomba
    Secondo saggio breve!

    AvatarBy Gnuccaria il 11 Jan. 2016
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    Ecco il secondo articolo della serie di "Saggi Gnuccari", scritto ovviamente per scuola ormai tempo addietro e che è valso un 9-. Stiamo lentamente scendendo nel baratro dell'insufficienza...
    Stavolta l'argomento era sulla discriminazione e le sue declinazioni, ma il tema era così vasto che in tre ore non sono riuscito a scrivere tutto quello che avevo in mente, e ho parlato solo di due dei fenomeni più evidenti. Magari la prossima volta ne farò un articolo sciolto. Ultimamente sto scrivendo davvero poco, ma a Natale sono stato invaso da una serie di malattie a raffica e non ho praticamente festeggiato nulla. Peccato, davvero.
    P.S.: il primo saggio, per chi vuole vederlo, si trova qui --> https://lognuccaro.blogfree.net/?t=5223123#cut
    - E' impossibile pensare che l'uomo non discrimini. Anche l'uomo più retto, più virtuoso, più stoico, in fondo, discrimina. L'uomo perfetto non teme nulla, ma non essendo l'uomo un'essere/un essere perfetto, allora tutti gli uomini temono almeno una cosa.
    Il timore non deve essere necessariamente una debolezza, ma nasce come meccanismo di autodifesa. Infatti ogni popolo, che è costituito da esseri perfettibili, ha sempre avuto timore degli altri popoli, definendo confini, erigendo muri e conquistando terre nemiche. Ecco perchè i Greci e i Romani definivano gli stranieri col dispregiativo "barbari"; gli Unni erano un popolo feroce e il loro capo, Attila, era il "Flagello di Dio"; in Spagna dominarono per lungo tempo "i Mori"; e così via fino ai giorni nostri. La discriminazione sembra, agli occhi di tutti, un fenomeno attuale e temporaneo, che si può sconfiggere prevenendo atti razzisti e dichiarando reato l'omofobia. Questa serie di misure sono solo dei palliativi ad un male che non ha una cura, perchè è un male innato.
    A sostenere questa tesi viene in soccorso la professoressa Philomena Essed, docente all'università di Antiochia, che afferma che "il razzismo nasce da un fenomeno ben più profondo: l'intolleranza nei confronti del diverso. Il diverso fa paura soprattutto perchè mette in discussione la nostra identità, e la paura finisce per generare odio".Questa affermazione si trova assolutamente in sintonia con ciò che sta accadendo da qualche anno a questa parte in Europa: il flusso massiccio di immigrati in fuga da uno scenario apocalittico come quello dei paesi arabi del Vicino Oriente e del Nord Africa, si sta sta rimettendo fortemente in discussion...

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    Last Post by Gnuccaria il 11 Jan. 2016
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  3. E' davvero un buon Natale?
    Si stanno paganizzando le nostre tradizioni?

    AvatarBy Gnuccaria il 12 Dec. 2015
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    E' ormai da un mese a questa parte che per le strade troviamo le luminarie natalizie. Niente di male, per carità, i negozi fanno percepire la voglia di Natale per convincere la gente a comprare, quindi è un modo innocente di accaparrarsi la clientela e renderla fedele. Personalmente trovo quasi irritante vedere gente che parla di Natale alla fine di ottobre, è fuori luogo. Basta che inizino a scendere le temperature per trovarsi subito davanti ad un albero a scambiarsi regali. Pratiche non cattoliche di gente che si dichiara cattolica.
    Da anni a questa parte, con l'arrivo in massa di numerosi immigrati di lingua, religione e cultura differente, si stanno rivedendo le tradizioni natalizie. Anche quest'anno Babbo Natale ha portato in anticipo una ventata di critiche alle iniziative più disparate. Come in quella scuola in cui il preside, al posto della recita natalizia ha deciso una volgarissima Festa del Sole nascente. Come iniziativa mi fa ridere, un po' arrossisco al pensiero che esista ancora gente così. La Festa del Sole nascente è qualcosa di davvero comico. Significa riportare la civiltà ai livelli dell'antichità, si pensi agli Arii, ai Romani e a tutte queste genti che veneravano il Sole nel giorno di maggior buio, l'equinozio d'inverno.
    Ufficialmente la festa serve per unire i bambini di religione cristiana con quelli di religione musulmana, che di per sè è un nobile intento, ma la conclusione a cui si arriva è proprio un autogol. Celebrare la Festa del Sole nascente significa cancellare millenni di progresso, di idee, di azioni, a favore di una soluzione cieca che non è affatto al passo coi tempi, ma anzi li inverte, riportando la comunità agli antichi riti. Non mi sorprenderei se il prossimo passo fosse quello di adorare il Presidente della Repubblica come un dio, in fondo si è sempre capaci di tutto.
    Puntualmente si sono sollevate critiche con genitori che invadono scuole coi presepi, cantano canzoni natalizie e riportano lo spirito del Natale, perchè non c'è niente di meglio per riportare il Natale che un'azione incivile fatta davanti agli occhi dei propri figli. Un'applauso a questi paladini della civiltà.
    Paradossalmente, non vorrei pensare che questi genitori abbiamo manifestato solo per fare dello scadente buonismo, ovvero vorrei credere che questi genitori siano quelli che vanno a messa almeno due volte al mese, evitano in maniera più totale di bestemmiare, si confessano almeno una volta al mese e fanno la carità di nascosto (come insegna la Bibbia, quel libro che loro dovrebbero aver letto almeno in parte), perchè se c'è qualcosa di incoerente è proprio quella di affermare la supremazia di un'idea e poi biasimarla per 364 giorno all'anno....

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    Last Post by Gnuccaria il 12 Dec. 2015
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  4. A ognuno la sua Beatrice
    Come fai a vivere senza?

    AvatarBy Gnuccaria il 27 Nov. 2015
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    CITAZIONE
    Tanto gentile e tanto onesta pare
    la donna mia quand’ella altrui saluta,
    ch’ogne lingua deven tremando muta,
    e li occhi no l’ardiscon di guardare.

    Tutti ne hanno bisogno, almeno una volta nella vita. Senza di lei non c'è vita che tenga, vita degna di essere vissuta. C'è chi la invoca, chiamandola Musa, c'è chi la piange, chiamandola Cinzia; c'è chi la ricorda, chiamandola Laura; io la chiamo Beatrice. Ognuno ha la sua Beatrice.
    Per me, Beatrice è una guida, una donna che ti influenza benignamente, una donna che ti cambia radicalmente. Che sia desiderata, che sia sognata, che sia catturata, Beatrice è quell'angelo che ti accompagna, che ti consiglia e che ti consola. Un'angelo fedele, talvolta. Ma anche un'angelo con una vita tormentata dai problemi di ogni giorno, di qualunque genere, un'angelo che dà quel tocco di colore in più che rende ogni giornata sempre diversa, di un gusto differente, ma con sempre lo stesso brivido. E' quella donna che, al solo pensiero, ti scalda il cuore, ti rinfranca, e che appena vedi ti sembra sempre di vederla per la prima volta. Col suo sorriso sempre radioso, che ti parla dolcemente, non importa se ha la voce troppo acuta o stridula: sai che quella voce è la voce che ti fa impazzire per la sua inflessione, per il suo accento, per il suo ritmo.
    Beatrice è quell'angelo che ti raccomanda di non fare stupidaggini, di non fumare, di fare il bravo, di essere ogni giorno migliore. E non la deludi mai, neanche una volta.
    Beatrice è quella donna che hai sempre sognato fin da bambino, quando pensavi "eh, quando sarò papà..." e te eri lì, te la immaginavi: prima la bocca che è una fragola, poi i capelli di seta, gambe lunghe come autostrade e mani bianche e delicate. E' quella donna che ti costringe a girarti mentre la vedi passare, unica come a essere solo lei. Perchè ne sono passate tante e tante continueranno a venire in vita tua, ma una sola rimarrà al tuo fianco.
    Termino con una citazione celeberrima del passo infernale di Paolo e Francesca, esempio di amore che vince su ogni cosa, anche dinanzi alla tempesta della lussuria. Mi sembra il minimo.
    CITAZIONE
    Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
    prese costui de la bella persona
    che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.

    Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
    mi prese del costui piacer sì forte,
    che, come ve...

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    Last Post by Gnuccaria il 27 Nov. 2015
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  5. Abitudine
    Ci abituiamo a tutto o no?

    AvatarBy Gnuccaria il 18 Nov. 2015
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    Ci si abitua. Ci si abitua a tutto, anche alle cose più strane, emozionanti, dolorose, divertenti. A tutto. E in un certo senso è anche bene, perchè ci permette di divertirci, di emozionarci, di addolorarci di nuovo, sempre con la stessa intensità, perchè ci dimentichiamo (o meglio, mettiamo in un cantuccio della mente) ciò che in passato ci ha suscitato emozioni.
    Ci abitueremo anche a ciò che è successo venerdì a Parigi, lo metteremo in un angolo, e ce ne ricorderemo tra qualche mese, probabilmente a Capodanno quando i telegiornali amano fare un servizio con una scarrellata di tutti gli avvenimenti dell'anno passato. Quel che è successo non va ricordato solo per la gravità del fatto, che tratta di una centinaia di morti, sempre cento persone sono morte, ma non sono morte solo queste cento persone: la Storia ne ha visti morire a badilate, ma va ricordato per la vicinanza sia geografica (in fondo Parigi non è distantissima, sono 2 ore di viaggio) sia culturale. I Francesi sono nostri cugini da almeno duemila anni, hanno le nostre abitudini, le nostre leggi, la nostra cultura, la stessa religione e la stessa matrice linguistica. Il fatto che hanno ucciso dei parigini deve scuoterci perchè sono stati uccisi dei nostri fratelli. E non è tanto per fare del buonismo ipocrita, per quello basta andare nella bacheca di Facebook, lì si che ne trovate di moralisti da quattro soldi! Ecco, questi moralisti sono quelli che si abituano, e dimenticano.
    Ci si abitua come quando vedi che ciò che usi viene modificato e tu a primo impatto dici "Noo, ma che schifo lo hanno reso!" e poi piano piano ti abitui a usare questo schifo. Male che vada preferirai anche questo nuovo servizio, lo so per esperienza personale.
    Così come ci siamo abituati all'attentato alle Torri Gemelle ci abitueremo anche all'attentato al Bataclan Cafè, che diventerà solo una ricorrenza sia in Francia, sia in Italia, sia nel mondo.
    Ho visto che in quasi tutto il mondo si è stretto l'abbraccio alle vittime, e per il pensiero è una cosa lodevole, ma sorge un dubbio: perchè questo accorato abbraccio non si trasferisce in tutte le altre stragi che si compiono? In Nigeria, in Somalia, in Afghanistan, in Tibet, esistono numerose altre realtà in perenne lutto, talvolta anche più feroce e sanguinoso, ma a nessuno importa nulla. Sarà perchè tanto ne muoiono tanti, e quindi chissefrega se ne muoiono altri? In fondo non posso avere un lutto al braccio a vita e fare ogni giorno un minuto di silenzio, muoiono troppe persone, no?
    Questo non significa che è sbagliato versare tutte queste lacrime per i parigini, ma bisogna ponderare bene ogni fatto, dare importanza a tutto, perchè tanto ci si abitua a tutto, tutto scivola via come una macchia di olio.
    Tanto per fare dei parallelismi (e sembrare figo, hehe) riprendo una cit...

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    Last Post by Gnuccaria il 18 Nov. 2015
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  6. Dio fece la patata...
    Perchè le patatine piacciono molto ultimamente?

    AvatarBy Gnuccaria il 11 Nov. 2015
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    ...e gli Olandesi crearono la patatina. O meglio, sono invenzione francese, ma quelle olandesi piacciono di più, vai a scoprire il perchè. Magari sono più unte, magari non sono moscie come le ultime patatine nei pacchetti del McDonald's (mistero irrisolvibile) o magari perchè semplicemente sono di moda. I più tonti (o polli) potrebbero fare qualche associazione più tonta di loro, magari perchè essendo olandesi ricordano Amsterdam, e ad Amsterdam si sa cosa si fa no? Si mangiano patatine olandesi. Alzi la mano chi ha pensato male tra se e se, birbantelli.
    Seriamente, dopo il successo di cibi esotici come kebab e sushi, ecco dai Paesi Bassi con furore le patatine olandesi. Perchè piacciono, soprattutto ai ragazzi? Nella piazza sotto casa mia da qualche mese è un continuo mangiare di patatine, e credo che il marciapiede sia anche un po' unto, con tutte quelle salse.
    Sarà perchè ci sono molte salse da scegliere, gustando salse tradizionali miste a qualcosa di più "spinto". Sarà perchè con pochi euro puoi mangiare tanto (ma male). Sarà perchè sono fatte sul momento e quando addenti la prima ti procuri un'ustione di secondo grado. Sarà perchè sono veloci e comode, ecco perchè non pochi adulti favoriscono cotal alimento.
    Fin dall'anno scorso, quando vidi la prima patatineria aprire a Via Nazionale qui a Roma (credo fosse in Via Nazionale, non linciatemi) notai la grande curiosità sorta intorno a queste friggitorie (perchè di friggitorie si tratta, in sostanza). E il business era anche molto economico: una catena in franchising chiedeva solo un locale di modeste dimensioni(e infatti molti di loro sfiorano la metratura di uno scantinato) e un budget di circa $50.000, e loro inviavano macchinari e salse a iosa, in cambio di una royalty del 20%, all'incirca.
    Diciamo la verità: nonostante risiedano sotto casa mia ben due patatinerie rivali, io non vi ho mai messo piede in qualche mese dall'apertura (credo sia stato giugno...) sia per essere alternativo (mi sento molto thug life per questo) sia perchè di posti migliori ce ne sono, sempre sotto casa. Tralasciando il buon kebabbaro che da qualche anno a questa parte non mi abbandona mai, sempre nel raggio di 50 metri si possono trovare tre bar, di cui uno fa il tiramisù più buono del centro Italia (non l'ho detto io, ma una giuria), 2 pizzerie, 2 pub, una cornetteria e un localetto dove servono rosticceria e pasticceria siciliana (tra cui tantissime varietà di cannoli che io amo).
    Perchè disdegnare così tante alternative a dir poco deliziose e intasare quei buchi unti e vaporosi per un cartoccio di patatine semicrude? A me sembra tanto perchè va di moda. Un po' come quando tutti mangiavano sushi a...

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    Last Post by Gnuccaria il 11 Nov. 2015
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  7. Evoluzione bellica
    E' finita l'epoca della guerra totale?

    AvatarBy Gnuccaria il 1 Nov. 2015
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    Sinai, 31 ottobre 2015: cade un airbus russo, tutti morti. I governi de Il Cairo e di Mosca smentiscono l'ipotesi dell'attentato, in una regione, come quella del Sinai, in cui da anni l'esercito regolare combatte i terroristi, oggi legati al gruppo dell'ISIS.
    E' la fine della guerra totale? Oggi la guerra ha cambiato volto, ma mantiene la stessa cruda spietatezza. Non vediamo ufficiali brandire una sciabola da duecento anni o poco meno, e tra meno di dieci anni, probabilmente, non vedremo neanche più un carro armato. Perchè? La guerra campale, quella intesa come "scontro tra due eserciti con interessi diversi", sta morendo. Volge al termine l'epoca della cosiddetta "Guerra totale", la guerra che prevede l'annientamento totale (e quindi un annichilimento fisico, morale, economico, strategico) a favore di uno o dell'altro schieramento, il quale, nel dopoguerra, impone il suo modo di vivere, la sua cultura, la sua mentalità. Oggi diamo il benvenuto alla "Guerra fantasma", in cui non si combatte una nazione, ma un movimento fanatico; non si ha un casus belli, ma la guerra stessa è il casus belli; non ci si scontra faccia a faccia, ma si logora lentamente il nemico, con atti di terrorismo, abbattendolo psicologicamente, scuotendolo di nascosto, colpendo la base di una nazione, il popolo. Lo stesso popolo che nel 2001 pianse quasi 3000 morti, che l'anno scorso si inorridì alla visione del pilota giordano arso vivo in diretta streaming (con una spettacolarità dei movimenti a dir poco scenografici) e che ora si ritrova a piangere circa 270 morti, non negli Stati Uniti, ma in Russia. Quella Russia che forniva armi, addestratori, missili, veicoli, munizioni, tute a chi doveva mettere fuori gioco gli Stati Uniti e Israele, l'unico baluardo di "occidentalismo" in Medio Oriente.
    E' una guerra sleale, che non guarda in faccia agli alleati nè tanto meno agli avversari, in cui gli schieramenti mutano continuamente, senza capire chi sta con chi e contro chi combatte. E questo nemico comune, chiamato per convenienza ISIS (o Islamic State of Iraq and Syria, che dir si voglia), scuote le coscienze di praticamente tutto il mondo che conta: Stati Uniti, Unione Europea e Israele in primis, poi anche il mondo arabo, che trova in Egitto e Arabia Saudita i suoi leader, e la Cina. Già, la Cina. Starà a guardare, in attesa di una decisione finale? Affidandosi alla ciclicità della storia (i famosi "corsi e ricorsi storici", ricordati da chissà quale storiografo), si potrebbe ipotizzare che se la Cina si schierasse contro l'ISIS avremmo una situazione analoga a quella dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale, e cioè con il solo scopo di impegnare il nemico da più fronti.
    Ma questa guerra non è co...

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    Last Post by Gnuccaria il 1 Nov. 2015
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  8. Here comes the rain!
    Come affrontiamo la pioggia a Roma?

    AvatarBy Gnuccaria il 29 Oct. 2015
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    E rieccomi a distanza di neanche un giorno a scrivere di nuovo. E' vero, sto scrivendo troppo spesso, ma ho abbastanza tempo da dedicarci e di idee ne ho, per cui perchè non scrivere cavolate? Tanto il sito è mio e ci faccio quello che voglio, o no? No. Se dovessi scrivere cavolate di portata inimmaginabile so che sarei morto già da un pezzo. Viva la vita.
    Ieri era una brutta giornata a Roma. Niente proteste, a quanto pare, niente manifestazioni, a quanto pare, ma è venuta a farci visita la cara Signora Pioggia. Non per farci un dramma, però chi vive a Roma sa cosa significa la pioggia, che sia tenue o torrenziale. Significa traffico, tanto traffico. Code chilometriche che emettono una nebbia indistinta che avanza fiera, lenta, con un checchè di strafottenza. E tu sei lì, sul tram, stanco e fradicio, insieme ad altra gente, stanchi e fradici anche loro. Avanzano lentamente, intrisi di fango, con la solita lentezza di chi prende il tram. Incredibile come chi prende il tram cammini lentamente, coi passi felpati, sembra che non voglia svegliare gli altri passeggeri. Ma il problema non è questo. Il problema è quello che io definisco "psicosi da pioggia". La gente suda, impazzisce, si terrorizza alla visione del cielo plumbeo, si arma di k-way e di ombrelli e corre, corre alla ricerca della propria auto. E lì, al sicuro da queste gocce nocive (oserei dire solforiche), accende con un brivido di gioia il motore, lo sente ruggire, toglie il freno e va, felicemente. Per venti metri, tempo di ricordarsi che anche altri individui hanno avuto la stessa geniale idea, e rassegnarsi ad essere imprigionato in 2 metri quadri di spazio per tutto il tragitto. Aveva già previsto tutto il grande poeta Nguyen Sinh Cung nel 1873 quando, scrivendo la sua raccolta di haiku "Come soldati", criticò la società dell'epoca:
    CITAZIONE
    La pioggia impazzita
    scende in città,
    e tutti al riparo.

    Serpentoni infiniti di gente che perde il senno: clacson, urla, bestemmie di ogni tipo e in ogni lingua conosciuta. Un quadro a dir poco apocalittico. E sui marciapiedi non va meglio, anzi. Una legione munita di ombrelli multicolore che marcia, marcia in ogni direzione, un disordine che ha in sè uno schema preciso, un percorso a ostacoli pieno di laghetti (si sa, a Roma ci sono più buche che persone!) e tutti a saltarli, come se stessimo giocando ad un immenso Takeshi Castle (ah, cari Lillo e Greg...).
    Ogni volta la solita storia. E' snervante...non so, sarò io paranoico, ma non ce la faccio più. Voi come la vedete? Secondo me è una cattivissima abitudine, aggravata dal fatto che, essendo Roma una città allo sbando (diciamoci la verità sen...

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    Last Post by Gnuccaria il 29 Oct. 2015
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  9. [Saggio] Divinus halitus terrae
    Primo saggio breve!

    AvatarBy Gnuccaria il 27 Oct. 2015
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    Inizio oggi una nuova serie di scritti, i miei saggi brevi, derivanti, in maggior parte, dai compiti in classe di italiano. Ne approfitto per ringraziare le 33 visite della scorsa invettiva sugli arrotini, mi limito a dire che cominciate ad essere ingombranti, lol.
    Oggi vi propongo lo scritto del ottobre 2015, che mi è valso un 9. Giudicate voi se li vale tutti o proporreste un altro voto.
    - Il problema dello scarto dei rifiuti è un prodotto della moderna società. Le grandi disparità e le ingiustizie si misurano anche nel consumo di alimenti e nel tipo di alimenti consumati. E' ormai un problema intrinseco esteso in quasi tutto il mondo, molto radicato e perciò difficile da estirpare.
    "Lo spreco alimentare è non solo un problema di cibo, ma anche di impatti sulla biodiversità e sul clima" recita una nota rilasciata dal WWW Italia. Nella stima fatta nel 2015 nel rapporto "Food wastage footprint - Impact on material resources" emergono dati allarmanti. Ogni anno vengono prodotti 3,3 miliardi di tonnellate di CO2 dalla produzione e lavorazione del cibo non consumato, e tale cifra si trova dietro alle emissioni industriali di Stati Uniti e Cina. Per produrre cibo serve acqua, e per produrre il cibo scartato si utilizzano 250 km3 di acqua dolce, pari a tre Laghi di Ginevra o al flusso annuo di acqua del Fiume Volga. Per tale cibo vengono usate le risorse di 1,4 miliardi di ettari di terreno, generando un buco economico di circa 750 miliardi di dollari, pari alla ricchezza nazionale della Svizzera. Numeri imponenti che fanno pensare, ma non agire, o quasi. In una nota del 2014, diffusa dalla FAO, si evince che con il cibo buttato nei paesi occidentali (oltre 220 milioni di tonnellate) si sfamerebbe per un anno la popolazione sub-sahariana (con una produzione di circa 230 milioni di tonnellate). Il paese meno virtuoso in Europa sono i Paesi Bassi con oltre 580 kg di spazzatura pro capite, mentre la Grecia è il paese più virtuoso con appena 44 kg a persona. L'Italia si posiziona a metà strada con circa 150 kg pro capite. La nota della FAO continua con un'interessante considerazione della situazione italiana, ed è interessante notare come la crisi economica abbia inciso più o meno beneficamente sulle abitudini a tavola. Nella fattispecie c'è stata riduzione del 57% del cibo sprecato. Per raggiungere tale traguardo si è arrivati al razionamento del cibo, una minor frequenza (anzi, frequentazione) di locali quali bar e ristoranti e la...

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    Last Post by Gnuccaria il 29 Oct. 2015
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  10. Donneh!
    Come fanno ad esistere ancora gli arrotini?

    AvatarBy Gnuccaria il 24 Oct. 2015
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    Ogni giorno. Tutte le mattine. In tutte le strade, e ogni vicolo. C'è sempre lui. Alla guida di una utilitaria, con un megafono sul tettuccio, a ripetere la stessa cantilena di oltre 10 anni fa.
    CITAZIONE
    Donneh! E' arrivato l'arrotino!

    Ma io dico: come fanno ancora ad esistere queste figure mitologiche? L'arrotino è un mestiere che ricorda l'autarchia mussoliniana, con un omone che girava ad affilare coltelli e forbici. E anche i "coltelli da prosciutto", che io sinceramente non ho mai visto in vita mia. Dai, seriamente, io quando devo comprare 2 etti di San Daniele vado al supermercato sotto casa e c'è il salumiere che me lo affetta con quel coso che gira, un'affettatore...Non ho mai comprato una coscia di maiale per tagliarla da me. Anche perchè non ho mai vinto quelle tombole natalizie che facevano alle medie, i cui mettevano in palio il solito coscione da 15 kg.
    Ma gli arrotini come fanno a sopravvivere? Non ho mai visto, da 10 anni a questa parte, una vecchietta, un pensionato, una casalinga che si avvicina alla macchina dell'arrotino e chieda un servizio. Anche perchè questi vanno porta a porta a togliere il fumo dalla cucina, bah. Mi immagino questi slavi impacciati con fare da idraulico che mettono sotto sopra la cucina per evacuare questo fumo denso e nero. Ma non ho neanche mai visto fumo denso e nero in nessuna cucina, per cui nessun arrotino. E' una mafia? Come si sostentano? Fare giri infiniti in auto costa benzina, molta benzina, e dubito che riescano a fare più di 100 euro al giorno, almeno per ripagare le spese. Sembra tempo perso.
    Oggi stavo in terrazza e, tra un autobus e l'altro, odo la caratteristica cantilena...
    CITAZIONE
    Donneh! E' arrivato l'arrotino!

    Uno pensa "L'arrotino? Ancora esiste?". E fu così che decisi di esprimere il mio dubbio qui, anche scrivendo male. Frasi concise e parole monosillabiche, mi piace. Giornata troppo strana quella di oggi per me, e tra poco dovrò pure scrivere sul blog di Clash of Clans, in vista dell'aggiornamento immenso che hanno promesso. Uff...
    Mi sento strano, forse non dovrei neanche starlo a scrivere, però mi va.
    Ricapitolando: è una lobby, quella degli arrotini? Un po' come i fruttivendoli stranieri: possibile che i fruttivendoli italiani siano costantemente sul lastrico, mentre quelli stranieri si mantengono abbastanza bene? Chi li controlla da lontano? Perchè mi sembra impossibile che questi dannati a...

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    Last Post by Gnuccaria il 24 Oct. 2015
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